Una summa delle corbellerie sparate dalla sedicente stampa nostrana e che ci è toccato sorbire nei mesi scorsi, è riassunta efficacemente da Alberto Scotti in questo suo breve intervento sul sito di Giorgio Bianchi, e che riporto integralmente:
“I russi si sono fatti saltare il ponte da soli, Putin è sceso con la chiave inglese e ha svitato il tappo del gasdotto, la nonnina ucraina ha avvelenato 1236 russi con la crostatina del mulino bianco, la gallina ucraina rapita ritrovata legata e imbavagliata nella sala torture di un ragioniere moscovita, i cattivi russi che rubano lo smartphone alla bambina ucraina, Putin in fin di vita, sopravvive solo con il sangue di Bambi, la figlia del filosofo è stata ammazzata dal filosofo stesso, i droni abbattuti a pomodorate. MAI nessun complottista, mai nessun fabbricatore di feic nius, neanche il più folle, delirante, riuscirà ad avvicinarsi ai livelli di Repubblica, la Stampa, i debuncher di Mentana, Parenzo, Concita e Tarzan ecc… MAI. Teniamo a mente tutto questo, tatuiamolo nel cervello. Alberto Scotti.”
Aggiungo il ponte di Kerch fatto saltare dai servizi segreti russi, gli autobombardamenti nella centrale atomica di Zhaporizha, gli autobombardamenti a Donetsk e così via di seguito. In una sua poesia antifascista, Federico Tosti, l’indimenticabile alpinista e poeta romanesco, parlava della propaganda di guerra dicendo che l’eroe nazionale, con un burchiello e con un sol colpo aveva affondato tutta la flotta inglese! Anche allora a sparare corbellerie non scherzavano, ma questi fanno pure peggio! E a proposito della stampa di allora, che non era molto diversa da quella di ora, vi metto un sonetto di Federico Tosti del settembre 1940 dedicato al direttore de “Il Messaggero”, quotidiano romano che si distingueva per il suo conformismo e servilismo. Giusto per ricordarsi come vanno trattati certi personaggi.
L’articolo de fonno
A quer farabbutto de Virginio Gayda direttore der Messaggero
Er porco è quella specie d’animale
Che passa er tempo in mezzo a la monnezza
E grufanno lì drento, riccapezza
‘Gnisempre la pappata, bene o male.
E pommidori, e torzi, e frutta mezza
Avanzi, stracci, pezzi de giornale
Er barattolo vòto, l’urinale…
Tutto lo fa grufa’ de contentezza.
Odora, lecca, addenta: magna tutto
Penza che lo schifasse sia ridicolo
Se tutto è bono pe’… forma’ er presciutto.
Ma un porco se sbaijo’: magno’ ‘n’articolo
Scritto da un giornalista farabutto
E, pora bestia, je schiatto’ er ventricolo.
Roma 2 settembre 1940
Federico Tosti
Leggo sempre con attenzione i suoi articoli, ma questo secondo me va un fuori dalle righe sia dell’obbiettività che dell’analisi critica. Non credo che tutte quelle notizie che ci “propinano” i media siano tutte feic nius (fake news), anzi, pur restando sempre aperte a verifiche e a smentite, hanno sempre un fondo di verità, soprattutto considerando invece la disinformazione cui siamo soggetti da anni della formidabile e pregnante macchina propagandistica russa messa su dall’ex Kgb ora Fsb: ancora adesso vedo in giro, soprattutto nei social, commenti assurdi e falsi sulla guerra iniziata 8 anni fa in Donbass che viene considerato erroneamente territorio russo invaso da truppe Ucraine mentre in realtà è proprio tutto il contrario ovvero il Donbass, come la Crimea appartengono alla Nazione Ucraina che già 8 anni é stata invasa da truppe Russe che all’epoca erano camuffare da indipendentisti filorussi. Se non si fa chiarezza su questi punti si tenterà sempre di giustificare quella che è una vera e propria aggressione criminale da parte di Putin.
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Caro Vito, la storia dice un’altra cosa. La Crimea è russa dalla seconda metà del ‘700 quando fu strappata all’impero Ottomano e difesa poi, con le unghie e con i denti e con grande spargimento si sangue, quando Inglesi e Francesi andarono in soccorso dei turchi che cercavano di riprenderla, data la sua importanza strategica. A quella sciagurata spedizione partecipò anche il Piemonte perché Cavour voleva ingraziarsi la massoneria inglese ed averne l’appoggio per i suoi piani di conquista dell’Italia. Alla fine degli anni ’50, Krushev, che era ucraino, decise di attribuirla amministrativamente all’Ucraina, ma allora i confini nazionali non esistevano e tutti facevano parte della grande URSS. Pare anche che fosse un po’ più brillo del solito, ma queste sono maldicenze. La gente che abita in Crimea è di etnia e lingua russa, e questo è un dato inoppugnabile. Prima c’erano anche i Tatari, ma Stalin ne fece fuori un buon numero e ora sono ridotti a una percentuale irrilevante. Dire che la Crimea appartiene all’Ucraina è un falso storico.
Il Donbass egualmente è abitato da gente che parla il russo e che è di etnia russa. E non sono una minoranza rumorosa ma oltre l’80% della popolazione. Che questi possano tollerare di stare in un paese in cui si vieta la lingua e la cultura russa, mi sembra difficile. D’altra parte su quello che è successo in Ucraina a partire dal 2014 ho scritto diverse volte, e questo è un mio articolo del marzo del 2014, subito dopo il golpe sponsorizzato dagli Usa a Kiev. Questa non è propaganda, ma storia. https://domenicods.wordpress.com/2014/03/03/la-guerra-in-ucraina-e-la-democrazia/#more-1493
Le responsabilità di questa tragedia sono di tutti, ma soprattutto degli americani e degli europei. Tedeschi e francesi hanno tenuto nel 2015 i colloqui di Minsk e fatto sottoscrivere gli accordi che prevedevano una ampia autonomia del Donbass. Gli ucraini, spinti dagli USA e dagli inglesi, non li hanno mia voluti applicare e subito dopo la loro firma gli ucraini ricominciarono il bombardamento di Donetsk e di Lugansk, dove in otto anni sono morti più di 15 mila civili grazie a queste iniziative ucraine, senza che in occidente nessuno sollevasse la minima obiezione. Che poi gli americani facciano la morale sull’integrità territoriale dopo quello che hanno combinato in Jugoslavia e in Libia, giusto per dire le più recenti tragedie dei loro interventi “democratici” fa davvero disgusto. Si informi, per favore, ma da fonti indipendenti e dell’epoca. Questa barzelletta della guerra non provocata e mossa da un pazzo sanguinario è una vergogna che peserà per sempre sulla coscienza dell’occidente e dei suoi mass media asserviti al potere finanziario. E se non denunciamo queste cose, tra un poco ci ritroveremo a fare le patatine fritte della libertà, visto che il piano è quello del first strike, come ha improvvidamente dichiarato quel rincoglionito di Biden qualche mese fa. Qualcuno ha deciso che noi europei possiamo anche morire e che comunque, le nostre economie possono andare a farsi fottere, come disse la signora Nuland proprio nel 2014. O ci svegliamo dal torpore o buonanotte a tutti.,
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Per non parlare poi, di Odessa che è stata fondata nel 1794 da Caterina su proposta dell’ammiraglio Josè de Ribas, un napoletano che guidava un’armata russa contro i Turchi, che ingaggiò l’architetto Boffo per costruirla nello stile neorinascimentale napoletano dell’epoca. Comunque, tutto questo non significa che io appoggi la guerra, anzi, tutt’altro. Dico solo che era assolutamente necessario, per l’interesse dei popoli europei e per mille altre ragioni, evitarla ed era assolutamente possibile solo se si fosse usata un po’ di logica e di indipendenza dal mero appiattirsi sulle posizioni dei guerrafondai neocons. La favoletta che la Russia voglia estendersi fino all’Atlantico è una boutade che gira dal settecento, e che persino Napoleone prese come scusa per invadere la Russia. E che ci sia una forte russofobia in Europa soprattutto settentrionale è un altro fatto storico sin dai tempi dei Cavalieri Teutonici che andavano in Russia a prendere prigionieri che facevano schiavi per poi venderli ai turchi, esattamente come facevano i veneziani. Che il progetto di Hitler fosse di sterminare i popoli slavi è dimostrato dai fatti, visto che nella seconda guerra mondiale sono morti 30 milioni di russi e otto milioni di polacchi oltre a sei milioni di ebrei. Questa guerra deve finire, ma certamente non finirà continuando a mandare armi all’Ucraina. Semmai va cercata una soluzione pacifica, anzi va imposta. Ma ci sono troppi interessi divergenti e questi interessi non sono certo degli europei. Giusto negli ultimi due giorni Scholtz e Macron hanno dichiarato che non è certo un comportamento amichevole quello di vendere il gas di scisto americano a un prezzo 4 o 5 volte superiore, e con questo massacrare definitivamente l’industria manifatturiera europea, compresa la nostra. Lo capisce un bambino che l’Europa ha tutto l’interesse a utilizzare le materie prime russe per alimentare, come ha fatto negli ultimi vent’anni, la propria industria con costi di energia competitivi. Ora, i costi si sono moltiplicati e le industrie chiudono, Capisce che la narrazione deve far ricadere la colpa di tutto ciò sui russi invece che su chi trae giovamento dalla rottura delle relazioni economiche con la Russia? E’ così difficile da comprendere che la democrazia e le altre balle che raccontano i media non c’entrano niente con le ragioni vere di questa guerra? A prescindere dal fatto che le democrazie occidentali sono meglio definibili come plutocrazie, visto che del “demos” e dei suoi interessi e bisogni ai liberal neocons d’oltre oceano e europei non importa una beneamata minchia?
Ah, leggo ora dal quotidiano “Il Tempo” che è l’unico che l’ha pubblicata, una serie di ordinanze e sentenze della Cassazione che, giudicando sulle richieste di asilo per rifiuto della guerra da parte di giovani ucraini, ha detto che è assolutamente evidente che in Donbass la guerra è iniziata nel 2015… Questo è il link all’articolo. P.S. non è un caso che questa notizia esca fuori quasi per caso, per il rigurgito di coscienza di qualcuno che lavora in un giornale di scarsa tiratura anche se prestigioso come il Tempo di Roma. La gente non deve sapere… https://www.iltempo.it/attualita/2022/10/16/news/russia-ucraina-guerra-dal-2015-pronunce-cassazione-richieste-asilo-enrico-michetti-33479957/
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Caro Mimmo vedo che sei mattiniero. Questa mattina anche io. Sono ricoverato al Sant’Andrea e ieri pomeriggio ho messo la protesi al ginocchio dx. Sono sveglio dalle 5.30 quando hanno iniziato a rompe er cazzo gli infermieri. Ho dolori sopportabili. Ti auguro una buona giornata. A presto. Ah hai chiamato nino?? Se non lo vuoi fare fammi sapere che proverò a fare diversamente
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