
Sui media italiani e, forse peggio, su quelli di tutto il mondo occidentale, ogni giorno si leggono titoli e notizie che falsano completamente la realtà e la visione degli eventi. Insomma, pura malafede. Ho deciso di prenderne una al giorno (o quasi, dipende dal mio poco tempo), e mostrarvela.
Il titolo del Corriere della Sera online di oggi è emblematico di questa malafede nel raccontare gli eventi. Si parla dell’incontro tra Erdogan e Putin ad Astana, in Kazakhistan, durante la Conferenza sulle misure di interazione e rafforzamento della fiducia in Asia (Cica). Il titolo dice: “Niente pace, solo affari e gas sul tavolo“. A leggerlo così, il messaggio che passa è che l’incontro tra i due dovesse vertere sulla pace in Ucraina ma che non si è trovato un accordo perché sono stati privilegiati gli affari e il gas, che sono il vero fine della guerra. E’ chiaro che è un messaggio assolutamente negativo: il metamessaggio dice: “questi due banditi, invece di parlare di pace, hanno solo fatto affari tra loro“, come se Erdogan potesse decidere qualcosa sulla guerra in Ucraina e Putin avesse qualsiasi interesse a discuterne con lui. E’ noto anche ai neonati che ogni possibile accordo per far cessare la guerra in Ucraina passa dagli USA, che non ci pensano per niente a farla finire, almeno finché il partito della guerra sarà al potere nel paese e tra i democratici. Passa dagli americani e non dagli ucraini, che sono evidentemente pupazzi e carne da cannone, e tanto meno dagli europei, che la loro occasione per evitare la guerra e l’estendersi del conflitto ce l’hanno avuta con la Germania e la Francia, che hanno fatto da intermediari per la sottoscrizione degli accordi di Minsk nel 2015. Accordi che il governo neonazista di Kiev, evidentemente sobillato dagli anglosassoni, non ha mai voluto ratificare e che ha continuamente violato continuando a bombardare Donetsk e le altre città del Donbass, senza che questo noto evento suscitasse alcuna reazione da parte degli europei. I quali, in questo modo, hanno mostrato tutta la loro debolezza politica e la subordinazione agli interessi guerrafondai degli americani e degli inglesi e hanno perduto ogni credibilità politica (se mai l’hanno avuta, dato il livello infimo dei sedicenti e mai eletti vertici dell’Unione).
Ora se ci sono banditi che se ne fregano dei morti in guerra e spingono per l’escalation, questi si trovano certamente nei vertici politici e industriali degli Usa e dell’Inghilterra, oltre che nei media che da qualche settimana quotidianamente ci martellano con le bombe atomiche prossime venture (così ci abituiamo all’idea). Ma di questo, ovviamente, non si parla neanche lontanamente, e si insinua nella testa della gente che legge questo edificante titoletto, che gli interessi economici che hanno scatenato la guerra siano dei russi e dei turchi, Ma che bravi, veh?