Cari amici,
Arrivati a una certa, età il rito di elencare i buoni propositi per il nuovo anno diventa davvero stucchevole. Per me lo è diventato da un bel po’, anche perché ogni anno finisco per ripetere le stesse cose e alla fine diventa difficile credere che possano davvero realizzarsi. Anzi più passa il tempo, più mi rendo conto che le condizioni minime perché certi eventi accadano sono sempre più evanescenti. Mi sto riferendo al progetto Faz, all’idea di riuscire a trasformare questa società facendo una rivoluzione silenziosa, com’era nei propositi dei cinque Stelle prima che si trasformassero in una riedizione comica della peggiore Democrazia Cristiana di provincia. D’altra parte cosa vuoi aspettarti da gente senza cultura, senza esperienza, senza radici, senza ideali, insomma il vuoto totale? L’idea di Beppe Grillo era di mandare in Parlamento gente così, ma non per governare bensì per fare da guardia al Potere e impedire loro i giochi cui sono adusi da decenni. La vera rivoluzione si doveva fare nella società civile, costruendo nuove relazioni, un nuovo modo di fare economia, di vivere i rapporti, insomma gettare le basi per un nuovo patto sociale nel quale il reddito di cittadinanza avesse un ruolo importante se non centrale. Si trattava di aggredire la corruzione diffusa nella società, frutto della mancanza di senso civico che nel nostro paese è endemica per ragioni storiche e politiche, fino a depotenziarla, creando le condizioni nelle quali fosse più conveniente, a livello individuale un comportamento “onesto” rispetto a uno “disonesto”. Difficile, ma non impossibile. E mentre le “istituzioni” incontravano difficoltà crescenti, ostacolate dai “cani da guardia dell’onestà”, nella società civile doveva prendere forma e crescere un nuovo modello di vita sociale che avrebbe costruito il nuovo patto sociale.
E invece niente di tutto ciò. I “cani da guardia” che sono stati mandati in Parlamento si sono sentiti investiti della missione di guidare l’intero movimento verso l’obiettivo del loro essere nulla. Nella società civile non è successo niente, mancava forse la volontà reale di fare un cambiamento, e d’altra parte se non si comincia dalla struttura economica i cambiamenti reali sono impossibili.
Già l’economia. Sono vent’anni che ripeto la stessa cosa, ovvero che il sistema sta scivolando in un ambiente a tassi negativi ma che senza una teoria e una guida questo è un ambiente ben peggiore di quello cui la storia del potere ci ha abituati da secoli. Che in fondo, la storia, dall’epoca romana fino ad oggi si può benissimo leggere come la storia dell’usura, che spiega tanti movimenti, tante decisioni, tante guerre, tante sofferenze. Il denaro come strumento di potere è stata un’invenzione antica, visto che già nella Bibbia se ne parla diffusamente. Difficile negarlo, impossibile parlarne senza essere emarginati, vilipesi, degradati, strumentalizzati, etichettati nei modi peggiori e iscritti d’autorità nelle liste delle ideologie più improbabili. Tanto sono pochi quelli che vanno a leggere davvero ciò che hai scritto effettivamente. L’importante è che il pensiero main stream non venga scalfito e quindi la tua credibilità deve essere distrutta e, se non si può, è la tua figura, il tuo pensiero che devono essere nascosti, occultati, fatti scomparire. Matrix funziona così. Esisti o non esisti se il mediatico ritiene che tu debba farlo. In un articolo molto divertente ho dimostrato che sarebbe possibile anche far rivivere Giovanni Scoto Eriugena, filosofo medievale di grande interesse, tanto non lo conosce nessuno o quasi. Da un lato qualche decina o forse centinaia di migliaia di cultori della filosofia che ne hanno letto i testi (ma forse meno) dall’altro lato decine se non centinaia di milioni di persone che credono a qualsiasi cosa la televisione gli propini. Hai perso in partenza, non c’è possibilità alcuna di battersi con le armi della verità contro una simile massa di ottusi. Battersi per la verità è un dovere, ma con la coscienza che non si può vincere, con lo spirito del guerriero che sa che il suo destino è il combattimento con onore, non la vittoria.
E così il progetto dei Cinque Stelle è finito in una comica, perché francamente è tale il “sacrificio” fatto dai deputati di ridursi lo stipendio e restituirlo allo stato, con un risparmio di qualche decina di milioni di euro, quando lo Stato, in altre sue articolazioni. paga interessi indebiti e assurdi per centinaia di miliardi di euro all’anno. Ah già, è un inizio. Forse. Poi non è seguito praticamente nulla a parte gli atteggiamenti sempre più simili a quelli della Democrazia Cristiana d’antan che hanno inevitabilmente portato all’alleanza con un partito che dice di essere erede del PCI di Gramsci (anche se ormai l’hanno messo in soffitta da tempo), ma che somiglia invece a un partito liberale qualsiasi, senza averne neppure la solidità teorica. Il progetto di rivoluzione nella società è svanito senza che se ne sia neppure tentato l’avvio. Che volete aspettarvi da un comico? Che mettesse in burletta il Parlamento, la politica, l’economia e la finanza, denunciando corruzione, storture, deficienze, sprechi, ci stava benissimo e gli è riuscito perfettamente, ma quando si è trattato di costruire si sono tutti fatti evanescenti.
Eppure siamo entrati nell’Era dell’Acquario. Il Solstizio del 2020 ha segnato questo passaggio epocale, ma chissà quanto ci vorrà perché se ne vedano realmente gli effetti. In fondo, l’Era dei Pesci, della spiritualità, del potere e delle religioni si è manifestata concretamente solo qualche secolo dopo il passaggio del nostro pianeta nella costellazione dei Pesci, anche se la comparsa di Buddha viene riferita nella tradizione proprio all’inizio dell’Era, tra il sesto e il quinto secolo avanti Cristo. Cinque secoli dopo, la venuta di Cristo, e altri cinque secoli per l’avvento di Maometto. Beh speriamo che stavolta gli effetti si manifestino prima, anche se mi sembra difficile. Il livello culturale e intellettivo del mondo, invece di crescere sta drammaticamente riducendosi. In vent’anni sono andati perduti una decina di punti di QI nei paesi occidentali. e questa è una pessima notizia.
Perciò, i buoni propositi di quest’anno sono rivolti alla sfera personale. Scusatemi ma non ci credo più che sia possibile cambiare questa società. Finirà come durante la caduta dell’Impero Romano, un vecchio sistema sempre più aggrappato alle proprie ineguaglianze, ingiustizie, iniquità da una parte, e una grande forza distruttrice dall’altra parte, in grado di attirare però persone, forze, intelligenze, perché nella disarticolazione del vecchio sistema, si creavano spazi di costruzione di qualcosa di nuovo e soprattutto ci si sottraeva a quelle intollerabili ingiustizie. Che i cittadini italici fossero costretti a vendere i propri figli come schiavi perché non erano in grado di pagare le tasse ai bizantini la dice lunga sull’iniquità e la stupidità, anzi la follia del sistema. Una società che non difende e fa diventare migliori i propri cittadini non è più una società degna di continuare ad esistere.
Nel “personale”, invece, si può sempre migliorare, e ho tanti arretrati che al confronto quelli elencati nel “viaggiatore” di Calvino, sono un’inezia. E forse riprenderò a scrivere. Vorrei mettere giù in modo sistematico le mie idee sul passaggio dalla società gilanica a quella patriarcale ed analizzarlo profondamente. Si potrebbero trarre spunti per comprendere come e in quali direzioni potrà avvenire il passaggio dal patriarcato alla società delle relazioni che a un certo punto comincerà a manifestarsi. Lo sta già facendo, per la verità, ma molto timidamente e troppi non se ne sono ancora accorti. Chissà, forse, oppure mi rimetterò a scrivere poesie d’amore, o comunque sulla bellezza. Già, sarà la bellezza a salvarci almeno l’anima, senza l’estetica la filosofia non ha molto senso. Una risata li travolgerà!