INTERVISTA AL BOSONE DI HIGGS
Dialoghetto a più voci con la scoperta del secolo
Personaggi:
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Il signor Bosone
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La signorina Tartaruga
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Il signor Achille
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Il signor Gatto
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La signorina Briseide
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L’intervistatore
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Intervistatore: Certo che alla Redazione gli vengono proprio idee strane! Ti dicono, adesso che il Bosone di Higgs è stato trovato, un bravo giornalista è certamente in grado di intervistarlo. E già qui qualche dubbio fondato mi viene. E poi, ti mettono in mano un biglietto low cost per Ginevra, un indirizzo, qualche vaga indicazione, e tu devi andare a cercarlo. E vallo a trovare questo signor Bosone! Ah ecco, questo è l’indirizzo….
Tartaruga: Buongiorno, si accomodi prego, sono stata avvisata del suo arrivo dalla sua Redazione…
Intervistatore: Ah beh, meno male almeno quello…. buongiorno a Lei, signora…..
Tartaruga: Signorina, prego, signorina Tartaruga…
Intervistatore: Buongiorno signorina Tartaruga, mi manda la redazione per quell’intervista al signor Bosone… Lei è la sua assistente?
Tartaruga: Certamente, sono il Capo della Segreteria del signor Bosone. Sa lui è sempre così indaffarato circondato com’è in ogni momento da particelle di tutti i generi che non ha certo il tempo di occuparsi degli appuntamenti né di altre questioni organizzative…
Intervistatore: Capisco. E quando sarà possibile fare l’intervista?
Tartaruga: C’è da attendere un po’. Sa, il signor Bosone è molto impegnato in questi tempi. C’è una lista di attesa un po’ lunga e prevedo che potrà darle udienza tra tre miliardi ottocentonovantacinque milioni trecentosettanta settemila quarantadue anni, nove mesi, undici giorni, sei ore, diciotto minuti e ventidue secondi. Ecco, sì questo è il tempo necessario per esaurire le prenotazioni prima di lei. Il tempo per l’intervista che le è concesso è massimo di 5×10^-25 secondi, quindi si sbrighi per favore…
Intervistatore: Ma signorina, La prego! Io sono umano (almeno lo spero) e non potrei aspettare un tempo così lungo! Mi piacerebbe ma proprio non si può… Non potrebbe fare un’eccezione, almeno per una volta? Lei è così brava e ragionevole, che è certamente in grado di trovarmi un piccolo spazio per la mia intervista… su la prego…. e poi sa io sono molto amico del signor Zenone che lei conosce bene….
Tartaruga: Ahhh il solito vizio italiano di farsi raccomandare! Ma certo che conosco bene il signor Zenone, è stato lui a trovarmi questo posto… mi ha raccomandata al signor Bosone per via della mia rapidità. Lo so che le sembra paradossale, ma come lei ben sa le apparenze spesso ingannano e noi tartarughe vantiamo una gloriosa tradizione nelle gare di corsa!
Intervistatore: Ah ma il signor Zenone conosceva il signor Bosone? Davvero dice?
Tartaruga: Caro signore, il Signor Zenone conosceva il Tutto, e quindi anche il signor Bosone!
Intervistatore: Eh già, non ci avevo pensato… Oh, ma io non dubito affatto della sua rapidità ed intelligenza, anzi ne ho sentito cantare le lodi da molte persone negli ultimi duemilacinquecento anni! Su la prego, sia buona…
Tartaruga: Eh va bene, ma solo per questa volta, però! Facciamo tra un quarto d’ora? Mando un po’ di particelle a fare un giro alla velocità della luce, così per loro il tempo è zero e non si accorgeranno di nulla. Ma se lo viene a sapere il signor Bosone sa come si arrabbia! Lui ci tiene così tanto alla sua corte di particelle di ogni tipo…
Intervistatore: Grazie, grazie! Sapevo di poter contare sulla sua comprensione e abilità! Lei è davvero geniale, e stia tranquilla non mi farò sfuggire nulla con il signor Bosone! Tra un quarto d’ora, dunque, e dove?
Tartaruga: Ah sì, in quell’edificio a forma di scatola che sta laggiù, lo vede? Nel laboratorio del signor Gatto che è il Responsabile della Ricerca del signor Bosone. Però prima devo darle alcune raccomandazioni…
Intervistatore: Il signor Gatto? Ma se apro quella scatola non rischio che… insomma, voglio dire, non è pericoloso per il signor Gatto? Non vorrei essere proprio io a trovarmi nell’imbarazzante situazione di determinare la scomparsa del signor Gatto! Poi ci sarebbe un’inchiesta, il processo, un sacco di problemi… oddio signorina Tartaruga, è proprio sicura che posso aprire quella scatola?
Tartaruga: Ma certo, non si preoccupi. Il Signor Schrödinger era un burlone e non pensò mai seriamente di mettere un veleno mortale all’interno della scatola. Il martelletto si limita a dare dei colpi in testa al signor Gatto per svegliarlo. I gatti sono sempre così pigri! Piuttosto bussi con discrezione. Sa, se si bussa con troppa energia il martelletto colpisce forte e poi il signor Gatto si lamenta continuamente dei suoi mal di testa….
Intervistatore: Capisco, sarò prudente…. e le sue raccomandazioni?
Tartaruga: Ah, la prego in primo luogo di non gridare! Tempo fa è venuto da queste parti un filosofo, come si chiama, il signor Heider…. no Heidegger, ecco sì, proprio lui, e si è messo a strillare a voce sempre più forte “Perché l’essere piuttosto che il nulla?”. Noi eravamo tutti molto imbarazzati e il signor Bosone era visibilmente infastidito, così la prego di non ripetere quella esperienza e di non ricordarla al signor Bosone se non vuole irritarlo..
Intervistatore: Ma mi sta prendendo in giro? Scusi sa, ma come faceva il signor Heidegger a conoscere il signor Bosone se all’epoca della sua nascita, diciamo così, era già morto da un pezzo?
Tartaruga:Caro, alla velocità della luce il tempo è zero, e grazie alla luce è anche tutto molto più chiaro. I problemi nascono quando si rallenta. L’universo è come un party cui partecipano un numero molto grande di invitati. Però ciascuno di loro sta per conto suo e al massimo interagisce con uno o due degli altri invitati. Ma il signor Bosone è così simpatico e attraente che, non appena arriva al party, tutti gli si fanno incontro per stare con lui! Arrivano quasi a soffocarlo, sa?
Intervistatore:Addirittura! Proprio come i fans di qualche famoso cantante o calciatore. E come fa il signor Bosone a sfuggire a tutta questa folla?
Tartaruga: Oh è molto difficile, quasi impossibile. Lui cerca di divincolarsi da tutta questa gente, ma in genere non ci riesce. E così questi lo rallentano al punto che dalla velocità della luce si passa a velocità molto più basse e tutti precipitano in materia.
Intervistatore: Insomma, è l’amore per il signor Bosone che crea la realtà, è questo che mi sta dicendo? Mi viene in mente la storia del Pifferaio Magico, che suonava una musica così bella che tutti i topi che occupavano la città, ne furono irresistibilmente attratti e lo seguirono, fino a precipitare in un burrone.
Tartaruga:La storia rende l’idea, più o meno è quello che succede. Comunque, lei capisce che in questa situazione il signor Bosone ha bisogno di essere protetto e a proposito, devo avvisarla che la sicurezza intorno al sig. Bosone è soggetta a regole particolarmente rigide. Dovrà essere esaminato dal capo della sicurezza del sig. Bosone, che non è proprio un tipo dal carattere facile…
Intervistatore: Ma non capisco… chi potrebbe avere interesse ad attentare alla vita del sig. Bosone?
Tartaruga: Mi sorprende la sua ingenuità, egregio signore. Se il sig. Bosone venisse rapito, l’universo intero sarebbe esposto a gravissimi pericoli. Non a caso i latini dicevano “Fortis imaginatio generat casum”. Se l’immagina cosa potrebbe succedere se il sig. Bosone fosse costretto, dalla sua prigione, a rendere reali certe idee? Per questo le misure di sicurezza intorno a lui sono estreme, noi particelle ci teniamo all’integrità dell’universo.
Intervistatore: Già, certo, capisco. Ma chi si occupa della Sicurezza del sig. Bosone?
Tartaruga: Oh, il Capo della Sicurezza è sig. Achille, un combattente nato e praticamente invincibile. Nessuno può eguagliarlo nella corsa e nell’uso delle armi e capirà che queste due caratteristiche sono essenziali per assicurare protezione al sig. Bosone!
Intervistatore: Il sig. Achille?! Ma sta parlando dell’amico del sig. Zenone? Ah ma lo conosco, e lo conosce bene anche lei! È una vecchia conoscenza dei tempi di scuola, pensi un po’!
Tartaruga: Ma certamente, tutti qui ci conosciamo benissimo ed abbiamo la massima fiducia gli uni verso gli altri. Altrimenti la vita del sig. Bosone sarebbe in pericolo!
Intervistatore: Capisco. Immagino che sia un compito molto difficile quello di garantire la sicurezza del sig. Bosone. Anche se il Sig. Achille è molto veloce, tanto da essere considerato il più veloce degli eroi, deve essere difficile seguire il sig. Bosone che viaggia alla velocità della luce o quasi. Dove devo andare per il vaglio della sicurezza?
Tartaruga: Ah sì, ecco vede laggiù quella tenda un po’ isolata dalle altre? Troverà la segretaria del sig. Achille ad attenderla, la signorina Briseide. È una ragazza molto gentile ed anche molto bella, ma mi raccomando, il sig. Achille è così geloso!
Intervistatore: Grazie, grazie. Ma certo, starò ben attento, non intendo affatto inimicarmi un così potente funzionario come il signor Achille!
È permesso? Sono il signor Intervistatore, ho un appuntamento con il signor Achille per un’intervista al sig. Bosone. Posso entrare?
Briseide: Prego si accomodi sig. Intervistatore. Ecco, si sieda pure lì su quei cuscini, c’è da aspettare un poco. Il signor Achille in questo momento è occupato in una importante riunione con il suo principale collaboratore, il sig. Patroclo. Sa come sono gli uomini, e gli eroi poi non le dico, si mettono a discutere e non la finiscono più. Comunque appena è possibile lo avviso. Vuole un tea?
Intervistatore: La ringrazio molto, ma non vorrei disturbare distogliendola dai suoi compiti…
Briseide: Non si preoccupi, non mi disturba affatto, anzi sono felice di poter fare qualcosa di utile. Che vede, io il sig. Achille proprio non lo capisco. Ha fatto tanto per avermi qui con lui, ha litigato con tutta la sicurezza, e poi non mi fa fare niente e non mi degna nemmeno di uno sguardo! E passa tutto il suo tempo a giocare ai soldatini con il sig. Patroclo, altro che importanti questioni, ecco! E chissà che altro combinano lì dentro! Se restavo alla Direzione Generale con il signor Agamennone, in fondo stavo meglio, ecco! Non è che ci fosse molto da fare nemmeno lì, si figuri se in una Direzione Generale c’è qualcosa da fare, ma almeno ogni tanto andavo a fare una corsa con la signorina Ifigenia, che è agile come una cerbiatta e mi tornava un po’ di buonumore! E invece sto qui, a non fare niente, a sentire quei due che se la spassano tutto il giorno e mi consumo nella gelosia!
Intervistatore: Orsù signorina Briseide, non si butti giù così! Lo sanno tutti quello che il sig. Achille ha fatto per lei e sono sicuro che egli tiene in modo particolare al vostro rapporto. Magari è un momento un po’ difficile, succede in tutte le famiglie, ma vedrà che passerà presto e il signor Achille tornerà ad apprezzare le sue idee!
Briseide: Ma vede, signor Intervistatore, il fatto è che da quando ci occupiamo della sicurezza del signor Bosone, non si possono esprimere idee di nessun genere, ne va della sua sicurezza e della sopravvivenza di tutti noi! Perché poi, come arriva il signor Bosone si rischia che renda tutto reale e insomma, non posso pensare a niente, capisce? La sicurezza passa attraverso il nulla e questo crea tante difficoltà… Quando venne il signor Heidegger, ad esempio, si mise a gridare forte “Perché il nulla e non piuttosto l’essere?” e fummo tutti molto imbarazzati. E allora il sig.Bosone gli replicò che forse era vero il contrario e quello, si fermò un attimo, ci pensò su e poi, preso come da una gran frenesia, si mise ad urlare: “Alle cose!” e rischiammo di essere travolti tutti da una valanga incontenibile di cose scaturite dal nulla! Facemmo una fatica a mandarlo via! Non si può passare nel limbo del nulla tutta la vita, senza dire, senza pensare, senza amare… o giocando ai soldatini. O chissà che cosa stanno facendo, quei due, ecco!
Achille: Briseide, è arrivato questo sig. Intervistatore? Ah, buonasera, prego si accomodi nel mio ufficio. Briseide, porta il tea!
Intervistatore: Grazie signor Achille. La signorina Briseide è stata molto gentile e me l’ha già offerto…
Achille: E chissà cos’altro le avrà detto quella malpensante! Non fa altro che sparlare del nostro delicatissimo lavoro con tutti quelli che incontra, mentre qui nessuno deve pensare a niente, i pensieri sono pericolosissimi per la nostra sicurezza! Orsù, beva questo tea e dica: Om tare tuttare ture swaha…. deve impararlo a memoria e ripeterlo continuamente da ora fino a dopo l’intervista con il signor Bosone. Non a voce alta, la prego, sommessamente, quasi con voce interiore, un poco più sommessamente… ecco sì, così va bene. Bah, vediamo il suo dossier…
No, no, così non va. Lei è uno che pensa troppo. Si deve spogliare delle sue cattive abitudini, capisce? Altrimenti non potrà mai incontrare il signor Bosone, sarebbe troppo pericoloso. Lei ha una storia molto complessa, è difficile darle il permesso, ma come si fa a pensare certe cose?
Intervistatore: Ma guardi, signor Achille, che io sono una persona tranquilla e rispettosa delle leggi, non mi sognerei mai di mettere a repentaglio l’esistenza del signor Bosone né di commettere alcun atto illecito…
Achille: Questo lo dice lei! E queste sue idee economiche, di innovazione radicale dove le mette? Le considera tranquille e rispettose delle leggi e dell’esistente? E queste altre sue idee sui rapporti personali? Ne vogliamo parlare? Io ho visto sa, come guardava la signorina Briseide, non creda che mi sia sfuggito il suo sguardo malizioso! Ah nulla sfugge a codesto Supremo Comando! Anche lei dice una cosa, assume l’aria del santerello, e poi ne combina di tutti i colori!
Intervistatore: Ma signor Achille, la prego! Non mi permetterei mai di formulare alcun pensiero sulla signorina Briseide! Io sono una persona molto rispettosa e poi so bene quanto lei ci tiene…
Achille: Rispettosa, sì, sì… dicono tutti così! Ora controllo e la sistemo io per benino. Guardi che il mio visore di idee mi rivela tutto, ma proprio tutto tutto! Non si può nascondere niente qui. Lei queste idee le deve lasciare all’ingresso della sala dove incontrerà il sig. Bosone. Ecco, guardi, deve riempire questi moduli, scrivere questa dichiarazione di abbandono delle sue idee e di abiura totale di esse, e poi prendere le sue idee e rinchiuderle in questo cassetto, dove resteranno custodite fino alla sua uscita.
Intervistatore: Ma devo proprio abiurare? Non le sembra eccessivo? Magari metto le idee nel cassetto…
Achille: No, l’abiura è necessaria affinché le sue idee non rispuntino fuori da chissà dove. Sa, anche se abbiamo molto perfezionato questo apparecchio, il visore delle idee ancora qualche problemino lo incontra. E poi cosa vuole che sia un’abiura… nel seicento per idee come le sue, si finiva direttamente sul rogo, quindi non si lamenti troppo e scriva! Ecco questo è il cassetto dove depositare le sue idee. E non ne lasci nemmeno una! E continui a dire “Om tare tuttare ture swaha”, così vedrà che non ci saranno problemi. Sì ecco, via tutte, anche quelle perniciosissime di Heidegger. Per carità, non me ne parli! Non me le faccia nemmeno vedere, lui il suo nulla, l’essere e le cose… ecco sì, anche Kurzweil via, e non parliamo di Hofstadter e di Smullyan, via via! Ancora con Platone? Ma lei è proprio un viziato perverso! Ahhhh, ho scoperto Parmenide nascosto lì dietro, via! e di corsa! Giordano Bruno? Ma lei vuole davvero finire sul rogo? Ahhhhhh Marx?!?! Quello lo metta anche in questo sacchetto ignifugo e sigillato. E abiura totale, capito?
Intervistatore: Capisco. Va bene, devo adeguarmi, non posso farne a meno… ma senza idee cosa potrò mai chiedere al signor Bosone? Non mi verrà in mente nulla…
Achille: Non si lamenti, è già tanto se riuscirà a vederlo! Si ricordi che il tempo della sua intervista è di massimo di 5×10^-25 secondi, perciò si concentri su un concetto o due. Altrimenti non fa in tempo a chiedere nulla.
Briseide!! Porta il cilicio per il signor Intervistatore!
Intervistatore: Il cilicio? Ma devo togliere anche i miei vestiti?
Achille: E certo, non possiamo mica correre il rischio che nascondano chissà cosa… non sa quanti guai abbiamo passato quando è venuto i signor Gatto con gli Stivali a trovare il suo consimile che dirige il nostro centro di ricerca! Si è messo in testa di fare una gara di corsa da qui fino al laboratorio con me e il signor Bosone. E noi a dirgli che non si poteva per ragioni di sicurezza, ma quello niente. E poi non smetteva di tessere le lodi del marchese di Carabàs, ed ha anche convinto alcune particelle che tutto questo Centro appartiene al suo Marchese di Carabàs. È venuto il mal di testa a tutti, compreso al nostro signor Gatto che da allora non vuole più incontrarlo. Quindi, si tolga anche le scarpe!
Briseide: Ecco il cilicio, signor Intervistatore, lo indossi dietro quel paravento, prego. E indossi anche questa cuffia isolante, così se fosse rimasta qualche idea strana, non riuscirà ad uscire in tempo…
Achille: Ha fatto? Su, andiamo. Dobbiamo raggiungere il signor Gatto nel suo laboratorio, deve sottoporle alcune domande.
Intervistatore: Domande? E su cosa di grazia? A parte il fatto che non ho più idee adesso, ma cosa vuol sapere da me il signor Gatto?
Achille: Ah, non lo so, io non mi occupo di ricerca, ma solo di sicurezza. I gatti sono sempre così strani… su sbrighiamoci che tra poco arriva il signor Bosone e lei deve essere pronto per l’intervista.
Gatto: Signor Achille, quante volte le devo dire di suonare piano! E intendo delicatamente, con grazia, quasi con femminilità, non con quell’irruenza bruta che è propria del suo carattere! Signorina Briseide, per cortesia, la prossima volta suoni lei il campanello, che altrimenti il mio mal di testa diventa cronico.
Briseide: Certamente sig. Gatto, se il signor Achille me lo consente…
Gatto: Ah, lasciamo perdere va. Lei è il sig. Intervistatore, dunque. Ma cosa mai dovrà chiedere al sig. Bosone in 5×10^-25 secondi, questo proprio non lo capisco. Comunque, visto che mi avete svegliato ed ormai sono qui, andiamo avanti. Ecco si sieda qui, si metta comodo e faccia attenzione. Molta attenzione, non come siete abituati voialtri umani a fare le cose superficialmente.
Intervistatore: Certamente, grazie, mi siedo…
Gatto: Ah, dunque si è seduto! Guardi che le poteva anche non sedersi. È stata, quindi, una sua scelta deliberata quella di sedersi?
Intervistatore: Beh sì, no, non lo so! Lei mi ha detto di sedermi ed io le ho obbedito…
Gatto: No, no, lei aveva due possibilità, sedersi o non sedersi, ma lei si è seduto. Quindi lei ha scelto deliberatamente di sedersi, non è così?
Intervistatore: Beh… eh, sì certo, se lo dice lei…
Gatto: Non lo dico io lo dice la logica. Quindi lei ha scelto di sedersi, nonostante avesse potuto scegliere liberamente di non farlo e restare in piedi. Insomma, lei ha seguito la strada che maggiormente le aggradava in quel momento. Oppure per lei è indifferente stare seduto o rimanere in piedi? Ci pensi bene, perché questa è una domanda difficile..
Intervistatore: Non saprei, a volte sì altre volte no, dipende se sono stanco e se c’è una sedia libera dove sedersi…
Gatto: Ne deduco che il fatto di sedersi è il frutto di una sua libera e deliberata scelta, in presenza di una sedia disponibile ad accoglierla. Vero?
Intervistatore: Sicuramente è così.
Gatto: Ma insomma, si decida, vuole stare in piedi o sedersi?
Intervistatore: Beh ora sono seduto, ma posso anche stare in piedi, però…
Gatto: Ma non certo contemporaneamente, immagino. Oppure lei quando sta seduto desidera stare in piedi e viceversa?
Intervistatore: A questo non avevo pensato, però ora che me lo dice credo che sia proprio così!
Gatto: Quindi, se dovessi incontrarla ancora, non potrei sapere se lei deciderà di stare seduto o restare in piedi e, pure se si mette seduto, c’è sempre la possibilità che all’improvviso si alzi se questa è la sua scelta.
Intervistatore: Certamente, è proprio così. Posso stare seduto e in piedi e chi mi osserva non può sapere se starò seduto o in piedi, anche se c’è una sedia libera. Ma anche se non c’è la sedia, posso sempre sedermi in terra. Quindi nessuno può sapere quello che farò.
Gatto: Bene, adesso allora possiamo cominciare. Signor Quanto, la prego prepari lo schermo! Ora le presenterò due miei collaboratori che eseguiranno un esperimento, la signorina Onda e il Signor Corpuscolo. O meglio, una volta era così, ma poi con i tagli alle spese per la ricerca li abbiamo dovuti licenziare entrambi, anche se molto a malincuore. Sono una coppia fantastica ed organizzano spettacoli davvero unici! Si rimane stupiti da come riescano a sorprenderti sempre. Insieme, erano proprio una bella coppia. Adesso c’è uno nostro collaboratore, il signor Fotone, a cui piace tanto giocare e che si presta, quindi, a travestirsi a volte da Onda, e altre volte da Corpuscolo. Per l’esperimento che dobbiamo fare, va bene lo stesso. È pronto?
Intervistatore: Certo eccomi. Che devo fare?
Gatto: Ecco, guardi lì, verso quella fessura. Quando vede comparire la signorina Onda deve dire “Onda”, e quando vede il signor Corpuscolo deve dire “Corpuscolo”. Sia pronto perché il signor Fotone è velocissimo a cambiarsi d’abito! E soprattutto stia attento alle interferenze! Ah, devo avvisarla che il signor Fotone ama molto travestirsi da signorina Onda, ma lo preferisce in privato. Sa, certi fatti della vita personale è meglio mantenerli riservati. Così quando è osservato, si mostra sempre negli abiti più convenzionali del signor Corpuscolo.
Intervistatore: Oh, ma io non voglio interferire nella vita privata del signor Fotone! Quindi capisco che devo osservare e a volte fare finta di non osservare, è così? Va bene, sono prontissimo!
Gatto: Esatto signor intervistatore, lei osservi da quella fessura, ma di tanto in tanto, faccia finta di distrarsi, però continuando sempre ad osservare. Tutto pronto signor Quanto?
Quanto: Certamente signor Gatto. Pronti? Via!
Intervistatore: “Onda” “Corpuscolo” “Onda” “Corpuscolo” “Onda” “Onda” “Corpuscolo” “Corpuscolo” “Onda” “Corpuscolo” “Corpuscolo” “Corpuscolo” “Onda” “Corpuscolo” “Onda” “Corpuscolo” “Corpuscolo”“Onda” “Onda” “Corpuscolo” “Onda” “Onda” “Onda” “Corpuscolo” “Corpuscolo” “Onda” “Corpuscolo” “Onda”
Ufff, che fatica! È davvero velocissimo! Ma come fa?
Gatto: È quello che ci chiediamo da tempo anche noi. Grazie signor Fotone, può andare per oggi. Sig. Intervistatore, la sua performance è stata eccellente! Anche perché lei pensava di vedere la signorina Onda o il signor Corpuscolo, ma in realtà questo avveniva un attimo dopo che lei aveva espresso la sua visione. In qualche modo era lei stesso a decidere se doveva comparire l’Onda o il Corpuscolo, e il sig. Fotone si adeguava. Lui quando viene osservato attentamente si produce in performance davvero sbalorditive!
Intervistatore: Non capisco, ero io, quindi a determinare quello che visualizzavo? Ma io lo dicevo sempre dopo averlo visualizzato, non prima!
Gatto: Oh, questa è la sua sensazione, ma in realtà lei prima diceva e poi visualizzava. D’altra parte vede, lei guardava attraverso una fessura, ma in realtà nella parete ce ne sono due, e da esse compaiono ora la signorina Onda ora il signor Corpuscolo. Il tempo di visualizzazione dell’immagine nella sua mente, è maggiore di quello necessario al signor Fotone per travestirsi, così il suo era soltanto intuito. Tuttavia, se lei non poteva vedere per tempo, e il risultato delle sue intuizioni – chiamiamole così – non è casuale, questo comporta che il signor Fotone veniva incontro ai suoi desideri e si travestiva nel modo da lei gradito.
Intervistatore: Oddio non capisco. Quindi il signor Fotone era così abile da travestirsi o da Signor Corpuscolo o da Signorina Onda un istante “dopo” che io lo dicessi, mentre io pensavo di averlo visto un istante prima?
Gatto: Il signor Fotone è molto abile, mi creda, ma come le ho detto, è anche un soggetto molto riservato che non esterna mai le sue intenzioni, e così nessuno può prevedere il suo comportamento. Perciò non può che essere così. Non siamo noi che prevediamo quello che farà, è lui che prevede quello che vogliamo quando lo osserviamo. Comunque, lei ha dimostrato di essere abbastanza veloce per poter incontrare il signor Bosone. Andiamo all’appuntamento, su.
Intervistatore: Finalmente! E dove si svolgerà l’intervista?
Gatto: Ovviamente nella sala degli incontri, del tutto priva di altre particelle se non qualcuna che si occupa della sua sicurezza e con la quale egli si svela molto volentieri. Sa, anche il signor Bosone è un personaggio che ama mantenere il più assoluto riserbo e non si rivela molto facilmente. Anzi per la verità ci sono voluti decenni per farlo uscire dal suo riserbo, ma ora lo si incontra tranquillamente. Lei sa quanto tempo le è stato concesso vero?
Intervistatore: Sì, sì la signorina Tartaruga mi ha avvisato, anche se mi sembra un po’ poco.
Gatto: La capisco, ma come può immaginare, non possiamo mettere a repentaglio l’esistenza del Signor Bosone concedendole un tempo addirittura superiore a quello della sua vita! Mi faccia controllare se la tuta di cilicio non presenta buchi, lei deve essere completamente isolato, ne va anche della sua sopravvivenza…
Intervistatore: In effetti, sarebbe difficile… Ma è questo il posto? Com’è freddo e buio qui!
Gatto: Oh, non si preoccupi. Appena arriva il Signor Bosone vedrà molte luci accendersi all’improvviso.
Intervistatore: Capisco. Verrà da quella curva laggiù? Sembra di stare dentro un’astronave qui.
Gatto: Ecco, mettiamoci qui dinanzi a questo schermo rivelatore. Dal vivo non riuscirebbe ad incontrarlo, le probabilità di vederlo sono praticamente nulla. Come abbiamo dimostrato, la sua vista è troppo lenta per questo. Ma qui, invece, è tutto più semplice. Ormai l’abbiamo visto e quindi non potrà sfuggirle. Lo vedrà comparire tra breve e mi raccomando faccia rapidamente le sue domande. Molto rapidamente.
Intervistatore: Sì sì, certo sono prontissimo. Il Signor Achille mi ha istruito a sufficienza. Sono anche molto emozionato…
Gatto: Speriamo che lo schermo funzioni bene. Queste sue emozioni sono molto preoccupanti, ma comunque la capisco. Tutti qui eravamo emozionatissimi quando l’abbiamo visto per la prima volta. È stata un’esperienza davvero unica! Ci siamo quasi… è pronto? Mi raccomando rapidità…. Eccolo!!!
Intervistatore:OM…….. oh, è andato…. avrà sentito quello che cercavo di dire?
Gatto: Dovrebbe essere più veloce, signor Intervistatore, molto più veloce. Comunque certamente l’ha sentita e le risponderà alla fine dei tempi. Comunque le suggerisco di imparare ad accelerare le sue interviste. Sa, ormai in questo mondo è tutto così veloce che i tempi delle interviste non sono più quelli di una volta! Prima erano minuti, poi secondi e adesso sono frazioni di istanti. Qui a Ginevra abbiamo un’eccellente scuola per acceleratori, potrebbe frequentarla con profitto.
Intervistatore: La ringrazio molto per il suo consiglio, ma sa ormai ho qualche anno d’età e non so se potrei davvero migliorare molto, anche frequentando la vostra scuola che non dubito essere straordinaria.
Gatto: Oh guardi, lo è davvero! È un po’ cara, questo c’è da dirlo. Per fare una buona accelerazione occorrono diverse decine di miliardi di euro, ma i risultati poi sono straordinari! E non si preoccupi del tempo, lo lasci agli ingenui ed alla gente comune. Nel nostro mondo, nel mondo delle particelle, il tempo non ha molto senso, anzi serve solo per giocare. Andare su e giù lungo l’asse del tempo è un gioco che a molte particelle piace proprio tantissimo! Pensi che ce ne sono alcune che muoiono prima ancora di nascere! Anche al mio amico Gatto con gli Stivali piace tanto giocare, solo che poi si è comportato in maniera così sfrontata con il signor Bosone che abbiamo deciso di non invitarlo più ai nostri party. Comunque adesso mi congedo da lei, poiché devo tenere la mia lezione che oggi verte proprio sul tempo. Sarà molto divertente. O forse era ieri o domani, non saprei. Certamente c’è una lezione da tenere e una da imparare. E questo dipende esclusivamente da noi! Mi saluti la Direzione!
Le posso, prof, e cortese De Simone, proporre un quesito per mia conoscenza per favore ? E’ un punto su cui non riesco a smontare… Mi assilla :))….
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Ma certamente! Spero di poter essere utile o quanto meno di capirlo! 🙂
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